Quando nel 1590 Arcimboldo dipinse il ritratto di Rodolfo II di Asburgo, tra la frutta e la verdura che componevano il suo volto ci mise pannocchie e zucche provenienti dal nuovo mondo. Non soltanto per sottolineare l’ampiezza nel tempo e nello spazio dell’Impero, ma per illustrare la totalità del possibile contenuta in potenza nella mente […]
Controstoria dell’arte/5
![Giuseppe Arcimboldo, Ritratto di Rodolfo II come Vertumno, 1590](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/09/ED-img8032158-675x275.jpg)
Quei frutti esotici che hanno nutrito l’arte italiana
Se il bello è parte del disegno di Dio, allora deve essere anche buono. Ma dicono che con la cultura non si mangia
18 Settembre 2016