Caro Marco, ti scrivo perché mi sento chiamato in causa dal tuo articolo su Il Fatto di sabato; mi sento coinvolto insieme a quegli “artisti” che, secondo te, non si sbilanciano perché per lavorare hanno bisogno di essere governativi. Per cui, se incrociassi qualche collega che voterà Sì, dovrò pensare che lo farà perché “tiene […]
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