Dopo la gaffe arrivano le scuse del governo inglese. Non c’erano intenti discriminatori e quei questionari nel modulo di iscrizione in alcune scuole inglesi, dove si chiedeva se la lingua parlata fosse l’italiano, il napoletano o il siciliano, sono solo frutto di una svista del ministero. La notizia di quelle caselline da barrare aveva messo […]
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