Una delle regole auree della politica romana è quella del “ma magari…”, da pronunciare inderogabilmente con tono melodrammatico, proprio di chi vorrebbe occuparsi di tante cose e non ha mai tempo di farle. “Ci piacerebbe invitarla qui…”, “Ma magari…”; “Sarebbe bello discuterne là…”, “Ma magari…”; “Potremmo prendere un caffé e parlarne con calma”, “Ma magari…”. […]
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