Roma

Owens e Kee-Chung, quando la storia insegna che lo sport è un valore

- Il giornalista Federico Buffa porta sul palco i racconti degli atleti che, alle Olimpiadi del ’36, hanno lasciato un segno nel mondo. E le poltrone della Sala Umberto sembrano le gradinate di Berlino

Di Gianluca Palma
3 Novembre 2016

Manca solo la fiaccola olimpica, per il resto sembra quasi di vederle quelle falcate di Jesse Owens e di Sohn Kee-Chung sulla pista da corsa e le loro prodezze nell’atletica leggera; il rispetto nella rivalità con i loro avversari; i 120 mila assiepati sugli spalti a godersi una manifestazione rimasta nella storia dello sport, anche […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.