Cicerone in una delle sue ultime e mature opere, il De legibus (52 a.C.), trattava dei poteri dei sacerdoti nell’osservare i segni della volontà divina, i cosiddetti auspicia, e le conseguenze che questi avrebbero potuto avere sulle decisioni delle assemblee popolari. “Gli interpreti di Giove Ottimo Massimo, i pubblici àuguri, prevedano dai presagi e dagli […]
La terra trema e sono tornati i pubblici àuguri
Di Orazio Licandro7 Novembre 2016