Il presupposto è la Costituzione (come sempre dovrebbe essere). Precisamente l’articolo 48, secondo comma: “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto”. E deve esserlo sempre, sia che il suo esercizio avvenga nel seggio elettorale, sia che avvenga all’estero. Ma così non è. Il perché lo spiega Alessandro Pace, presidente del Comitato per il […]
l’intervista
“Se il Sì vince col voto estero via ai ricorsi: troppe anomalie”
Alessandro Pace - Il presidente del Comitato per il No annuncia: “Con queste procedure segretezza e libertà del voto non sono garantite”
23 Novembre 2016