Se Barack Obama avesse ridotto la pena a Chelsea Manning per ‘impaniare’ Julian Assange, avrebbe già dovuto pentirsene. Ma di sicuro non l’ha fatto con quella mira. Piuttosto, non gli sarà dispiaciuto misurare l’irritazione e il dispetto del suo successore Donald Trump, che ha giudicato la decisione “deludente”. Rovesciando la frittata, come fa sovente, il […]
![Esilio - Julian Assange nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra - Ansa](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2017/01/wpid356170-ED-img9047464-675x275.jpg)
Su Manning libero. Assange beffa Obama
Libia, il generale rifiuta le commesse italiane, ha già in tasca un contratto per due miliardi in armi russe. Il Cremlino vuol tornare a Tobruk come ai tempi di Gheddafi - Ridotta la pena alla sua fonte: l’hacker australiano promette di consegnarsi agli Usa, ma poi dice: “Doveva essere graziato”
19 Gennaio 2017