Nell’estate 2009 l’allora trentenne e non troppo noto Alessandro Mannarino gravitò al Festival Gaber. Lo vinse. La sua fu una delle esibizioni più convincenti. Perché fu (era, è) bravo e perché fece un set di soli tre/quattro brani. Quest’ultima notazione, solo in apparenza cattiva, sintetizza la qualità e il rischio della poetica mannariniana: poteva – […]
Mannarino, essere esistenzialisti-ribelli rende ancora fighi
Di Andrea Scanzi24 Gennaio 2017