Fu una trattativa, che tenne banco per buona parte del 2008. Nella Capitale c’era euforia: il supermi-liardario George Soros, “l’uomo che piegò la sterlina” voleva prendersi la Roma. La stampa e le radio sostennero che l’americano si ritirò dall’affare dopo un improvvido rilancio della famiglia Sensi, la quale paventò la concorrenza di un’inesistente cordata araba. […]
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