I fondi raccolti dai lettori del Fatto Quotidiano per Amatrice hanno finalmente trovato una destinazione adeguata. Abbiamo infatti firmato ieri, presso la Croce rossa italiana, il “Protocollo di intesa” per la costruzione di un Centro polifunzionale da collocare nel centro della città colpita dal terremoto del 24 agosto. Un centro che ha lo scopo di favorire la vita sociale della cittadina, unica vera garanzia contro l’abbandono e la resa. Nella struttura, ancora da progettare, dovrà essere garantita la realizzazione di progetti formativi in caso di terremoto, frana, incendio, valanga e altre calamità naturali o dolose. Il centro dovrà poi fungere da referente per il volontariato territoriale in modo da rispondere efficacemente ad altri eventi sismici anche con la costituzione di una Sala operativa “dormiente” da attivare in caso di necessità. Infine, sarà luogo anche per attività culturali e ricreative giovanili a partire dalla costruzione di una sala cinema-teatro e una sala conferenze.
A siglare l’intesa, oltre al Fatto Quotidiano, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, il presidente della Croce rossa italiana Francesco Rocca, la presidentessa dell’Associazione “Io Ci Sono Onlus” Nicoletta Carotti.
I lettori del Fatto si erano mobilitati già il 27 agosto scorso e in circa 2400 hanno contribuito alla raccolta fondi per una cifra complessiva di oltre 250mila euro. Inizialmente, come tante iniziative analoghe, i fondi sarebbero dovuti essere destinati alla ricostruzione della scuola. Progetto che, però, il Comune ha già garantito da fondi istituzionali. Simbolicamente, però, la struttura sarà costruita proprio dove sorgeva la vecchia scuola crollata, nel luogo centrale della cittadina.
Quanto ai partner del progetto, “Io ci sono” è una struttura di volontariato nata appositamente per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione di centri culturali e ricreativi ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Grazie a un testimonial d’eccezione, Raoul Bova, la struttura ha potuto organizzare lo scorso settembre una “partita del cuore” con la Nazionale cantanti che ha dato il via a una gara di solidarietà molto riuscita.
La Croce rossa, invece, ha avviato su scala nazionale una struttura di supporto alle zone terremotate e si è data l’obiettivo di ricostruire diversi Centri polifunzionali, come quello di Amatrice, in altre realtà colpite dal sisma.
Perché i lavori siano avviati occorrerà ora attendere il recepimento da parte del Comune della convenzione firmata ieri, procedura che lo stesso Pirozzi ha annunciato in tempi stretti. Poi, dopo la definizione di un progetto preliminare per la costituzione di un capitolato d’appalto, si procederà a mettere in bando tutti i lavori necessari a cominciare dal progetto esecutivo. Si andrà di corsa ma, è stato l’impegno preso da tutti e tre i soggetti firmatari, nel pieno rispetto della trasparenza e delle regole.
“La firma di oggi (giovedì, ndr) – ha commentato Pirozzi – rappresenta un altro passo fondamentale per la mia Comunità, uno stimolo per ricominciare. Questo progetto è uno dei tanti gesti bellissimi cui assistiamo ogni giorno da quel 24 agosto. Gesti per cui siamo e saremo per sempre grati”. Pirozzi ha voluto ricordare le varie difficoltà cui finora è incorsa la sua amministrazione per le molteplici strozzature burocratiche che impediscono di muoversi con celerità. “Con altre procedure – ha spiegato – la stessa rimozione delle macerie sarebbe potuta avvenire con ben altra velocità ed efficacia”.
“Sono commossa”, ha invece dichiarato la presidentessa di “Io Ci Sono” Nicoletta Carotti. “Questo è il momento più emozionante che viviamo dopo quasi otto mesi. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto in noi e hanno sostenuto il progetto, Raoul Bova, che è stato il motore dell’iniziativa, la Nazionale italiana cantanti e tutto il mondo cinematografico capitanato da Riccardo Milani”.
Il presidente della Croce rossa italiana, Francesco Rocca, ha espresso la sua soddisfazione: “Abbiamo condiviso con entusiasmo il progetto, che prevede la nascita di spazi veri di confronto e incontro per una popolazione sempre più consapevole e resiliente. Il nostro è un percorso di ricostruzione che si basa sul coinvolgimento delle istituzioni interessate e sulla partecipazione di tutti. Come sempre, la Croce rossa italiana è a completa disposizione nel dare il proprio contributo per la rinascita di questo territorio”.