Con tutto quello che succede sul pianeta, dal derby nucleare tra le due persone peggio pettinate del mondo alla manovrina di Padoan, dagli ordini di Trump a Gentiloni, alle primarie del Pd, saranno sfuggite ai lettori alcune notizie di cronaca. Cerchiamo di rimediare con un piccolo riassunto.
Firenze. Gli addetti della Polfer di Firenze hanno sorpreso un uomo intento a cambiarsi in una toilette della stazione. Si tratta di M. R., già noto alle cronache e con numerosi precedenti per trasformismo, che tentava di travestirsi da Emmanuel Macron, incorrendo così in diversi reati, tra cui atti osceni in luogo pubblico e scambio di persona. “Lo abbiamo visto cianotico e siamo intervenuti”, hanno detto gli agenti, accertato che M. R. cercava di sembrare quaranta chili più magro. La vicenda si è chiusa con un verbale e un ammonimento a non riprovarci, a cui M. R. ha risposto con “Bien sûr, au revoir! Vive l’Europe!”. Non è la prima volta che M. R. cerca di travestirsi da vincitore, era già successo in occasione di un défilé con la camicia bianca, insieme a leader in camicia bianca tutti finiti malissimo.
Roma. Una pattuglia di carabinieri ha sedato una rissa tra gang rivali nei pressi del ministero del Tesoro. Le due bande che si sono fronteggiate erano capitanate da M. R., contrarissimo all’aumento dell’Iva prima delle primarie del Pd e poi prima delle elezioni, e M. R., ex presidente del Consiglio, inventore delle clausole di salvaguardia nella passata legge di Stabilità, che contenevano l’aumento dell’Iva. Come sempre, lo scontro è iniziato con male parole e provocazioni, per poi degenerare. I due M. R. interrogati separatamente, si sono rivelati la stessa persona e si aspetta ora un confronto all’americana. Il bilancio dei tafferugli è di un contuso: si tratta di un passante ignaro coinvolto nello scontro, un tecnico, tale Pier Carlo Padoan, che ha riportato ferite all’autostima curabili in dieci giorni.
Pontassieve. Un noto blogger della provincia di Firenze ha intrattenuto online gli iscritti al suo blog, Facebook, Twitter, Instagram, PacMan e PokemonGo, oltre ai clienti della sua app, sui suoi pensieri alla vigilia dell’incoronazione del nuovo/vecchio segretario del Pd che avverrà domenica prossima. Ordinaria amministrazione, vanterie e chiacchiere, fino all’atroce minaccia: subito dopo le primarie, M. R. si occuperà di scuola, di una nuova riforma della scuola, di nuove riflessioni sulla scuola, di inedite soluzioni politiche per la scuola. La popolazione civile è stata avvertita, professori, studenti e famiglie si apprestano a scendere nei rifugi. Timidi e per ora prudenti i commenti delle associazioni del docenti: “Assistiamo con rispettosa curiosità le prossime riflessioni del comandante Schettino sulla riforma della navigazione”.
Fiumicino. Finalmente restaurato, tornerà nei cinema un capolavoro del giugno 2015, sempre apprezzatissimo dalla critica e poco conosciuto dal grande pubblico. Si tratta di un raro documentario in cui un certo M. R., in evidente trance agonistica, ammoniva di allacciarsi le cinture, perché “si decolla”, perché “Se decolla Alitalia decolla l’Italia”. Secondo i recensori più acuti, si tratta di un capolavoro di recitazione, perfetta sintesi del metodo Stanislavskij, in cui l’attore esaspera il meccanismo dell’identificazione, diventa pietra, poi albero, poi – esercizio difficilissimo – salvatore di Alitalia. Per chi studia recitazione si tratta di un documento prezioso, specie nei passaggi in cui M. R. confessa di aver sempre sognato di fare lo steward e attacca frontalmente i gufi che non credono al prodigioso rilancio della compagnia di bandiera. Meno di due anni dopo, il film sarà proiettato a bordo degli aerei Easy Jet e di tutte le compagnie di bandiera non affidate alle sapienti cure di Montezemolo.