“La fama postuma sembra dunque essere il destino degli inclassificabili, cioè di coloro la cui opera non rientra nell’ordine esistente”. Così Hannah Arendt introduce la figura di Benjamin nel saggio a lui dedicato (Walter Benjamin, 1968) da ammiratrice del pensatore e “intima” amica dell’uomo. I due si conoscono a Parigi nel ’35: giocano a scacchi, […]
Carteggi - Con gli occhi di Hannah Arendt
Il giorno in cui Benjamin partì con due camicie
7 Giugno 2017