Mezza Italia brucia, il Sud è in fiamme. Poi ci sono gli effetti nefasti della riforma Madia che dal 1° gennaio ha ripartito mezzi, strutture e, soprattutto, competenze del Corpo forestale dello Stato, accorpato con Arma dei carabinieri e Vigili del fuoco.
Nell’intervento sugli incendi boschivi il ruolo di azione e coordinamento dei forestali è stato di fatto in larga parte disattivato. Perché dei trentadue elicotteri degli ex forestali sedici sono stati assegnati ai vigili del fuoco e sedici ai carabinieri, questi ultimi esonerati dal servizio anti-incendio. Dei sedici che si potrebbero, quindi, utilizzare, quelli ora dei pompieri, ieri e nei giorni scorsi ne erano in volo soltanto quattro: due gru-volanti, gli Erickson S-64, con base a Napoli Capodichino e in Sicilia; e due Agusta Bell 412, di cui uno ancora con la livrea dei forestali, con base a Roma Ciampino e Pescara. Gli altri quattordici sono a terra per vari motivi, tra cui manutenzione e problemi legati a mancate certificazioni tecniche. Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco non ha ancora sottoscritto contratti per la manutenzione degli S-64, quindi se uno dei due utilizzati dovesse avere un guasto domani rimarrebbe a terra chissà per quanto tempo.
I Verdi accusano senza mezzi termini: “L’emergenza incendi di queste ore è causata anche da chi, invece di programmare un’azione di prevenzione, ha smembrato la Forestale con la riforma Madia: inaccettabile avere ventotto elicotteri anti-incendio a terra”. La Protezione civile nazionale prova a metterci una pezza diramando una nota nella serata di ieri: “La flotta dello Stato è composta da 16 canadair Cl415, 4 elicotteri S-64 (uno considerato riserva tecnica) e ulteriori 16 elicotteri, di cui 8 esclusivamente dedicati all’anti-incendio boschivo”.
Ma, come abbiamo verificato, i numeri sono altri, a partire dagli S-64 in volo ieri che sono due e non quattro e dal fatto che i quattro S-64 fanno parte dei sedici elicotteri a disposizione, quindi non ce ne sono ulteriori sedici ma dodici casomai. Sempre la Protezione civile ieri afferma che ci sarebbero altri 34 elicotteri delle flotte regionali, ma fu proprio il capo della stessa Protezione civile Fabrizio Curcio un mese fa a denunciare come sei regioni (Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise e Umbria) fossero ancora sprovviste di una loro flotta. Sempre con la legge Madia, insieme alla Forestale, è sparita la funzione del Dos (Direttore operativo spegnimento) che svolgeva il ruolo di coordinamento delle operazioni anti-incendio: i 360 forestali passati ai vigili del fuoco non possono più svolgerne funzione e attività per colpa della burocrazia.
Inoltre, i canadair della Protezione civile, che deve ricorrere a piloti privati, in zone impervie sono meno efficaci degli elicotteri e costano molto di più: circa 20 mila euro ogni ora di volo.