Quando gli orrori diventano spaventosamente ordinari, per non essere complici di chi li commette, non si può fare altro che denunciarli. Il problema s’ingigantisce quando anche denunciarli non è più possibile e le parole si caricano di silenzio. È quello che prova la scrittrice turca Asli Erdogan finita in carcere ad agosto dello scorso anno […]
In carcere - Gli scritti di Asli Erdogan
La Turchia dell’oppressore dove rubano pure il silenzio
4 Ottobre 2017