“120 Battiti al minuto”: il peccato è il silenzio di chi non sa ascoltare
Parigi, anni 90: emergenza Aids e diritti. Il regista Robin Campillo si immerge nel clima di morte e omertà e nell’amore puro e privato di Nathan e Sean

Silenzio uguale morte. È anche questo il motivo per cui i numerosi giovani raccolti in un’aula scolastica parlano ininterrottamente: non si può tacere quando là fuori centinaia di migliaia di persone sono regolarmente uccise dall’Aids. Urgente per quanto datato a inizio anni 90, 120 Battiti al minuto del franco-marocchino Robin Campillo è la più esplicita […]
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