“Mio figlio non è Mered, perché lo chiamano con quel nome, lui è Medhanie Tesfamariam Behre. Non devono chiamarlo Mered”. Meaza Zerai Weldai ha intrapreso un lungo viaggio dall’Eritrea a Palermo, per provare a salvare il figlio detenuto al Pagliarelli. Il giovane ventisettenne è stato estradato da Khartoum nel maggio 2016, dopo un’operazione internazionale sull’asse […]
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![Scambio di persona? - Medhanie Tesfamariam Behre o lo scafista Medhanie Yehdego Mered - F. Bellina](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2017/10/ED-img11673814-675x275.jpg)
È lui o non è lui. Medhanie resta ancora in carcere
La Procura di Palermo insiste: “Per noi è lo scafista”. Dall’Eritrea arriva la madre, garantita dal test del Dna
26 Ottobre 2017