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È lui o non è lui. Medhanie resta ancora in carcere

La Procura di Palermo insiste: “Per noi è lo scafista”. Dall’Eritrea arriva la madre, garantita dal test del Dna
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“Mio figlio non è Mered, perché lo chiamano con quel nome, lui è Medhanie Tesfamariam Behre. Non devono chiamarlo Mered”. Meaza Zerai Weldai ha intrapreso un lungo viaggio dall’Eritrea a Palermo, per provare a salvare il figlio detenuto al Pagliarelli. Il giovane ventisettenne è stato estradato da Khartoum nel maggio 2016, dopo un’operazione internazionale sull’asse […]

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