Il Rosatellum e il Porcellum non sono leggi elettorali, sono smart drugs: le droghe che circolano liberamente prima che vengano inserite nell’elenco delle sostanze illegali. La Consulta non ha il tempo di dichiarare queste leggi incostituzionali prima che eleggano un parlamento, consentendo così ai parlamentari eletti con una legge incostituzionale di sintetizzare una nuova a ridosso delle elezioni, e via così. Facile immaginare i vertici della Consulta: “Porcellum, Italicum, Rosatellum. L’elenco, esimi colleghi, è destinato a allungarsi. Si tratta di sostanze psicotrope tossiche destinate a potenziare le performance di coalizioni deboli che non sarebbero altrimenti in grado di amministrare nemmeno un condominio. Agiscono deformando la volontà degli elettori e creando effetti allucinogeni come l’esistenza di solide maggioranze senza alcuna corrispondenza con le reali intenzioni di voto. Inducono stati di disorientamento che portano a confondere la destra con la sinistra e provocano forme schizofreniche acute che spingono sindacalisti a abolire il divieto di licenziamento per ingiustificato motivo. Se si vuole sconfiggere la libera circolazione dei cosiddetti Smart – Sistemi Maggioritari Recidivanti Tossici – bisogna dotare questa Corte di strumenti d’indagine più rapidi. Cani anti-golpe, informatori sotto copertura infiltrati tra i senatori verdiniani che si aggirano per la Buvette lanciando anatemi contro il populismo e l’ingovernabilità. Dobbiamo intervenire tempestivamente, poiché l’assunzione a lungo termine dà luogo a deliri psicotici come la Sma, Sindrome Maggioritaria Aggravata, che infonde in un individuo, votato alle primarie del suo partito da un milione di persone, la convinzione di avere il gradimento degli oltre cinquanta milioni di elettor… Colleghi! Non c’è niente da ridere! Un po’ di compassione per i malati di Sma!”.
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