Cari lettori e amici del Fatto, questa copertina magari vi sorprenderà, ma serve a comunicarvi qualche fatto nuovo sul nostro giornale e il nostro gruppo editoriale. Abbiamo appena compiuto otto anni di vita e ci apprestiamo a chiudere il nono bilancio positivo. Il merito è soprattutto vostro, di voi che ci acquistate in edicola e vi abbonate, vista la penuria di pubblicità e l’assenza (voluta) di finanziamenti pubblici. Il mondo intorno a noi cambia rapidamente e dobbiamo tenere il passo, con un prodotto sempre più all’altezza delle vostre esigenze. Appena undici mesi fa festeggiavamo la straordinaria vittoria della Costituzione, cioè di tutti noi, al referendum del 4 dicembre e pare già trascorso un secolo. Per questo abbiamo commissionato a Ipr Marketing una ricerca di mercato su un campione significativo di lettori ed ex lettori sui nostri punti di forza e di debolezza, per orientare il nostro giornale alle aspettative della nostra comunità: cioè soddisfare maggiormente chi già ci legge regolarmente, recuperare chi non ci legge più e renderci indispensabili a chi ci legge solo ogni tanto. Non potendo ridurre il prezzo di copertina (una delle richieste più condivise, a causa di una crisi economica che è finita solo per i nostri politici), arricchiamo la nostra offerta informativa alle vostre urgenze.
Ecco come, in estrema sintesi.
1) Vero o falso. Un servizio quotidiano di “fact checking”, cioè di verifica puntuale dei fatti, per districarci nella jungla delle bugie che ci vengono e sempre più ci verranno riversate addosso nella campagna elettorale più falsa dell’ultimo mezzo secolo. Senza sconti a nessuno, com’è nella nostra tradizione, passeremo ai raggi X i programmi e gli slogan dei partiti, le bufale giornalistiche e le dichiarazioni dei politici che ci chiedono il voto in uno spazio fisso, dal titolo “Vero o falso”, che ci accompagnerà di qui alle elezioni in vari formati, a seconda dell’importanza dei temi trattati: dalla doppia pagina (come quella che trovate nella seconda e nella terza facciata di questa copertina, dedicata alle bugie sulla nuova legge elettorale) alla colonna singola. Ogni giorno un fatto in più e una bugia in meno per “votare informati” (come dice il timbro stampato sulla nostra testata fino al giorno del voto).
2) Prima pagina. La nostra copertina-vetrina continuerà ad annunciare i contenuti del giornale, ma con soluzioni grafiche più semplici, titoli più leggibili e un maggiore rilievo alle nostre firme (nell’ultimo anno ne abbiamo acquisite molte di nuove, e ne siamo fieri), oltre ovviamente alle nostre notizie esclusive, per andare oltre il déja vu dei siti e dei tg del giorno prima.
3) A casa vostra. Una delle richieste più pressanti che emergono dalla ricerca di mercato è una maggior sintesi della cronaca politica per dedicare più spazio e attenzione alle cronache dalle città e dalle province. Non abbiamo i mezzi per mettere in piedi redazioni locali che seguano ogni giorno le realtà urbane. Ma cercheremo di visitare i capoluoghi e la loro provincia a rotazione, con due iniziative: una pagina quotidiana dedicata ai fatti e agli avvenimenti principali delle città; e un inserto speciale di quattro pagine il giovedì (inizialmente quindicinale e poi, speriamo, settimanale) intitolato “A casa vostra”, con il nostro viaggio in questo e quel capoluogo, seguito possibilmente da un pubblico dibattito per discuterne con voi e con i protagonisti della vita politica, economica e culturale cittadina.
4) La politica. Vista la profluvie di dichiarazioni e iniziative che costelleranno la campagna elettorale, un giornale compatto e sintetico come il Fatto non potrà seguirle tutte. Quindi il notiziario quotidiano sarà concentrato in una pagina panoramica di pezzi brevi sui vari partiti e movimenti, per darci modo di sviluppare più ampiamente le nostre inchieste, interviste, ritratti, analisi, commenti e corsivi che nessuno può trovare altrove.
5) Che c’è di bello. Cambia anche il Secondo Tempo, cioè la sezione del giornale dedicata alle culture, agli spettacoli e agli sport. Le pagine monografiche della letteratura, del cinema, del teatro e dell’arte, finora cadenzate nei vari giorni, saranno accorpate ogni venerdì in un grande cartellone-calendario di quattro pagine con le cose da vedere, visitare, leggere e seguire, intitolato “Che c’è di bello”: segnalazioni, recensioni, consigli, stroncature, rubriche e appuntamenti per orientarsi nel week end. La pagina della musica uscirà il martedì, con quella nuova dei motori. Il mercoledì potenzieremo l’inserto sui segreti dell’economia. Il sabato presenteremo il meglio degli sport della domenica. La scansione completa del nostro calendario settimanale la trovate nell’ultima facciata di questa copertina. Aggiungo en passant che, a dispetto degli uccelli del malaugurio, il nostro giornale gode di ottima salute. Nel primo semestre il Fatto ha addirittura aumentato le vendite rispetto al 2016, mentre nei mesi estivi ha pagato pegno alla generale disaffezione verso le edicole, complice un panorama politico deprimente e noioso. Sappiamo bene che lo spazio per l’informazione “cartacea” si restringe, anche se i nostri investimenti sulla carta (i libri-inchiesta di Paperfirst e il mensile Millennium) sono ripagati da una risposta straordinaria. E, per non restare indietro, ci siamo attrezzati per ampliare i media e i linguaggi e raggiungere al meglio anche il pubblico crescente dei tablet e degli smartphone: non solo con la versione digitale del Fatto e col sito web, ma anche con la tv di Loft che già ai suoi primi passi riscuote un successo importante. Quindi stateci vicino. Aiutateci a migliorare acquistandoci in edicola anche con più regolarità, abbonandovi, portando nuovi amici nella comunità del Fatto e, soprattutto, mettendoci alla prova. E non dimenticatevi di scriverci che cosa pensate del Fatto “nuovo”. Grazie di cuore.