Il questore di Milano apre un’indagine sul “picchetto” con cui è stata accolta Barbara D’Urso, mercoledì scorso, alla Questura di via Fatebenefratelli: Marcello Cardona ha avviato una “ispezione interna” per accertare quale dirigente si è assunto la responsabilità di far schierare gli uomini della polizia per rendere omaggio alla conduttrice di Canale 5. “Chi ha sbagliato pagherà”, ha promesso il questore.
A rischiare di restare con il cerino in mano potrebbe ora essere la giovane dirigente delle Volanti, Maria Josè Falcicchia, considerata unanimemente una poliziotta di grandi capacità: ma sono gli uffici della sua squadra che sono stati visitati dalla D’Urso, che l’ha anche recentemente invitata come ospite in uno dei suoi programmi, Domenica Live.
Il caso è nato quando il Fatto Quotidiano ha raccontato, sul giornale di sabato, la visita in Questura della conduttrice Mediaset, accolta nel cortile da un piccolo schieramento di poliziotti – a piedi, in bicicletta e motorizzati – che le hanno reso omaggio. Lei stessa ha girato con il suo telefono cellulare un breve video del “picchetto”, che è stato poi messo online da ilfattoquotidiano.it e da altri siti web.
Non era un vero picchetto d’onore, che si fa in alta uniforme, per disposizione del questore ed è dovuto soltanto ad autorità istituzionali – hanno tentato di spiegare i portavoce della Questura – ma era soltanto un normale avvicendamento di agenti nel cortile, in occasione di un cambio turno. Difficile però smentire le immagini girate dalla stessa D’Urso, in cui la conduttrice mostra lo schieramento e ringrazia con enfasi per l’accoglienza: quelle immagini che sono poi state pubblicate solo per qualche ora sulla sua pagina Instagram.
Molti poliziotti hanno avuto una reazione indignata e i sindacati di Polizia hanno mandato lettere di protesta per un’iniziativa considerata inappropriata. Si differenzia il Siap, il Sindacato italiano appartenenti Polizia, il cui segretario generale, Giuseppe Tiani, spiega l’accoglienza in Questura di Barbara D’Urso come “un episodio occasionale e non programmato”, “enfatizzato ad arte” e oggetto di “volgare strumentalizzazione anche da parte di alcune sigle sindacali”. Ora l’inchiesta del questore spiegherà che cosa è successo davvero.