È un ottimo prodotto l’ultimo libro di Michel Bussi, “Mai dimenticare”. Se lo leggeremo, avremo assunto un terzo di ambientazione esotica alla Stevenson (le falaises della Normandia), un terzo di scrittura alla Conrad, un terzo di politically correct (il protagonista è un atleta paralimpico) e una spolverata di romanticismo machista (a morire è una donna, […]
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