Per spiegare la trappola in cui si è infilata la sinistra con Grasso mi tocca dire di Matteo Salvini: uno che se gli domandi cosa ne pensa del biotestamento risponde “Mi occupo dei vivi, non dei morti”. Qualcuno gli spieghi che la legge serve a far morire in pace i vivi, non a riportare in vita i morti: confonde il biotestamento con l’alleanza con Forza Italia. Uno che ha ereditato il più screditato dei partiti e i suoi rimborsi elettorali gonfiati e ha triplicato i consensi abbandonando la Padania per dare addosso ai migranti: “L’Immigrazione favorisce la Mafia!” – quindi la Lega andrà in coalizione con l’Immigrazione? – ma soprattutto alla Bce e “Alla Fornero”.
Non c’è intervento in cui Salvini non attacchi “le riforme volute dalla Bce”. E votate dal suo alleato Silvio Berlusconi, il quale sta al gioco di far finta di non conoscersi per vincere con il solito schema: a nord con Salvini, al centro con Meloni, a sud con Mastella, De Mita, chiunque abbia voti. Si vede che Berlusconi ha letto il kamasutra. L’allungamento dell’età pensionabile è il più impopolare dei provvedimenti dei governi Monti-Gentiloni.
Abolirla – e rinfacciare a Salvini che Berlusconi l’ha votata – dovrebbe essere la prima cosa per guadagnare consensi a sinistra, ma i “Liberi e Uguali” di Grasso, all’assemblea fondativa, non hanno mai citato il provvedimento o il pareggio di bilancio in Costituzione o il Jobs act, poiché proprio loro hanno votato la legge Fornero, il pareggio di bilancio in Costituzione (Bersani, D’Alema), il Jobs act (Speranza). Il problema dell’aver fatto la sinistra con gli ex Pd è che se la sinistra non si impegna a cancellare le riforme impopolari non è convincente e se lo fa questa sinistra qui non è credibile. Grasso si è dovuto limitare a promettere Ius soli e legge sul fine-vita: d’accordo con il il Pd, che si è convinto a sostenere un protocollo per accelerare il decesso del malato terminale: una volta lo chiamavano “Larghe intese”.