Perché proprio a me? Deve essere questa una delle domande che rimbombano dentro la testa dei malati gravi, quando la routine quotidiana si frantuma e si ritrovano, stupefatti e impauriti, a camminare sul baratro, nel tentativo strenuo e disperato di evitare il precipizio fatale. Virginia Woolf in un suo saggio del 1926 intitolato Sulla malattia […]
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![I titoli attuali - “Le stanze dell’addio” di Yari Selvetella; “Storia della mia ansia” di Daria Bignardi; “La linea verticale” di Mattia Torre.](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2018/03/02/ED-img12774716-675x275.jpg)
Che ho fatto di male per meritare questo?
Un corpo a corpo fisico e metafisico tra chi è colpito da una malattia e il destino. È il tema letterario del 2018
2 Marzo 2018