Milano

Salvini nel locale chiuso per il “caso Bettarini”

Il ministro festeggia la riapertura dell’Old fashion, sbarrato dopo l’aggressione

14 Luglio 2018

Viale Alemagna, due sere fa, il 12 luglio. Per nottambuli e affezionati della movida milanese, la data è da non perdere: riapre l’Old fashion café. E riapre in anticipo, dopo che il Questore Marcello Cardona ne aveva decretato la chiusura per 30 giorni a partire dal 2 luglio scorso. Motivo: il tentato omicidio ai danni di Niccolò Bettarini, figlio dell’ex calciatore e di Simona Ventura. Nelle motivazioni di via Fatebenefratelli si legge: “Grave episodio di violenza, persona ricoverata in codice rosso”. L’aggressione, va detto, non avviene all’interno del locale, ma fuori, a circa 300 metri davanti a un chiosco di bevande. Il titolare, Roberto Cominardi, fa ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo concede una sospensiva, ovvero congela il provvedimento fino al 25 luglio, data in cui si riunirà il collegio per vagliare la nuova documentazione portata dalla Questura. Contenziosi amministrativi a parte, giovedì il locale riapre. Arrivano in molti, volti noti e no. Poi a serata iniziata, ecco le auto della scorta. Scende Matteo Salvini. Anche il capo del Viminale non vuole mancare all’occasione.

Maglietta nera e jeans, il ministro dell’Interno si fa immortalare con gli avventori e fuori dal locale con lo stesso Roberto Cominardi. La foto viene scattata ben oltre la mezzanotte del 12 luglio. Mancano due minuti all’una di ieri. Salvini la giornata di giovedì l’ha passata per buona parte a Innsbruck dove si è tenuta una riunione informale tra i ministri dell’Interno dell’Unione. Sul tavolo, la questione immigrazione. Questione che giovedì, in Italia, ha registrato l’ennesimo picco di drammaticità con la nave Diciotti lasciata in rada davanti al porto di Trapani per ore e proprio perché Matteo Salvini si opponeva al suo ingresso in porto. Sulla nave anche coloro che avrebbero minacciato l’equipaggio della Vos Thalassa, prima imbarcazione a intervenire per salvare le persone.

Presunti episodi di violenza che hanno consigliato di trasbordare i 67 migranti sulla Diciotti della Guardia costiera italiana. Come si sa, poi, la situazione è stata sbloccata anche grazie all’intervento del presidente della Repubblica. Insomma, tante grane e non di poco conto per Matteo Salvini che nonostante tutto, dopo la giornata cruciale passata in Austria e dopo aver ribadito via social il suo no allo sbarco, rientrato a Milano ha deciso di fare serata anche lui, tra la sorpresa dei tanti avventori. Roberto Cominardi ha chiosato così: “Salvini è passato da noi per bere qualcosa come fa spesso quando si trova a Milano”. Un habitué, dunque.

Un po’ di svago per allentare la tensione. Arrivo con tutta la scorta e all’insaputa della stessa Questura di Milano, come confermato ieri al Fatto Quotidiano. “Non ne sappiamo nulla”, questa in sintesi la risposta di via Fatebenefratelli. E del resto la presenza del referente di governo della polizia di Stato non pare esattamente una mossa azzeccata soprattutto perché la decisione di chiudere il locale arriva dal Questore. E anche alla luce di quello che è successo fuori dall’Old fashion la mattina del primo luglio, quando diverse persone (quattro identificate e arrestate) hanno aggredito Bettarini. Da lì la decisione di mettere i sigilli al locale. Locale storico e va detto, tra quelli all’avanguardia in fatto di controlli per la sicurezza.

Nonostante questo, la decisione di Cardona è irrevocabile e segue una linea precisa. Dal 2017 a oggi, il Questore ha fatto chiudere 152 locali. Una scelta forte che punta da un lato al controllo del territorio e dall’altro alla prevenzione. Il Tar poi ha deciso per la sospensiva, il locale può riaprire perché vanno tutelati anche gli interessi dei titolari. Una vittoria. Celebrata con la presenza del ministro. Il quale, forse, non conosce i personaggi di quell’aggressione. Uno, in particolare, di 24 anni, non indicato come l’accoltellatore, oltre ad aver subito un Daspo per lo stadio, ha un passione per l’ultradestra e ha rilevato un bar in zona Affori da un militante di CasaPound, candidato non eletto nel municipio 9. Anche per questo Salvini avrebbe dovuto avvertire la Questura prima di presentarsi all’Old fashion, soprattutto nel giorno di riapertura dopo la chiusura voluta dal Questore. Una scelta, spiega in tono polemico qualcuno all’interno della polizia, forse voluta vista la vicinanza di Cardona all’ex ministro Marco Minniti.

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