Nel 1863, a ventun anni, Arrigo Boito scrisse un’ode saffica contenente questi versi: “Forse già nacque chi sovra l’altare / Rizzerà l’arte, verecondo e puro/ Su quell’altar bruttato come un muro / Di lupanare”. Alludeva a Verdi? Wagneriano e fautore della “musica dell’avvenire” (espressione che faceva giustamente a Verdi salire il sangue alla testa), poteva […]
Il centenario
Boito, maestro d’avanguardia sopravvalutato e poi dimenticato
È stato uno dei principali librettisti italiani: a lui si devono molte opere di Verdi
14 Agosto 2018