“Che significa quando una donna dice che ti violenta? È mai possibile una cosa del genere?”. A twittare, il 26 novembre 2013 – sei mesi dopo le presunte molestie che gli sarebbero state inflitte da Asia Argento, il 9 maggio –, è Jimmy Bennett. L’“attore-bambino” che, subito dopo l’esplosione del caso Weinstein, a ottobre 2017, chiede e ottiene 380 mila dollari (250 finora) da Anthony Bourdain per tacere su quella stessa presunta “violenza”. Quest’ultima notizia, pubblicata il 19 agosto dal New York Times, ha scosso il movimento del #MeToo, di cui la regista si è fatta paladina. Asia Argento, che già a giugno aveva dovuto subire accuse e insulti sul suicidio del compagno Bourdain, è stata poi allontanata “di comune accordo” dalla giuria di X Factor e le puntate di Parts Unknown – la serie televisivo-culinaria di lui in cui lei è presente (o di cui lei ha curato la regia) sono state cancellate. Asia Argento ha fatto sapere, tramite il suo nuovo legale, di “non aver mai avuto una relazione sessuale con Bennett” e che “non permetterà che nessun’altra rata del pagamento concordato sia pagata a Bennett. Alla fine si scoprirà che è stata lei a essere attaccata da lui”. Il Fatto è venuto in possesso della bozza del report stilato dagli investigatori di un’agenzia su Jimmy Bennett. Ecco cosa contiene.
La misura restrittiva -Il 17 luglio 2015, i giudici della Corte Suprema di Los Angeles emettono una misura temporanea a carico del ragazzo dopo la richiesta di protezione – per sé e per sua madre – da parte di Rachel Fox, una giovane attrice (la Kayla Huntington Scavo della serie tv Desperate Housewives). Rachel accusa l’ex fidanzato di averla minacciata e molestata. Il 6 agosto la misura viene ritirata.
“Sesso con minori” – La stessa Fox, un anno prima, aveva già accusato Bennett presso la polizia di L.A. di “sesso illegale con minore” (all’epoca lei aveva 17 anni), di “stalking” e di “pornografia minorile”: “Mi ha manipolato facendomi mandare via Snapchat alcune mie foto nuda. Questo mi ha creato un danno emotivo”. Secondo l’attrice, lui le avrebbe rubato del denaro a causa delle “condizioni di povertà” della sua famiglia. Rachel Fox racconta anche alla polizia che il ragazzo fa uso di sostanze.
Una carriera stentata – Nel 2013, prima e dopo il suo incontro con Asia Argento nell’hotel di Marina Del Rey, Bennett cerca di rilanciare la sua carriera. Senza successo. Tra marzo e aprile chiede fondi su Kickstarter per pagarsi lo studio di registrazione e incidere 20 canzoni. La Jimmy Bennett Band raccoglie 37.006 dollari, 300 li versa Asia Argento. L’11 novembre rilancia l’iniziativa del patrigno, che prova anche lui a raccogliere soldi, ma per un film. Ma non incassa nulla, l’obiettivo era di soli 50.000 dollari. Poi, dal monitoraggio dei social di Bennett, risulta ben poco, giusto qualche piccolo ruolo come quello in Bad Asses on the Bayou nel 2014.
La causa ai genitori – Quando Jimmy Bennett scrive ad Asia Argento nell’ottobre 2017, chiedendo soldi, è in seria difficoltà. Ha sempre avuto qualche problema col fisco, nel 2017 deve ancora 12.271 dollari allo Stato della California per ritardi nei pagamenti sulla dichiarazione dei redditi del 2004 (quando aveva otto anni), ma questo è l’ultimo dei suoi problemi. Nell’ottobre 2014 fa causa ai suoi genitori, Martha Luise Bennett e il patrigno Frank Pestarino che ad agosto lo hanno sbattuto fuori di casa. Pestarino – ha riferito il suo avvocato, William Kersten –, era preoccupato che il figliastro abusasse di droga e gli aveva chiesto di andare in riabilitazione. Ma Jimmy sostiene che i genitori hanno usato i suoi guadagni da attore che lui stesso stima in 2 milioni di euro tra 2002 e 2014 (nel 2017 l’avvocato di Bennett parlerà addirittura di 2,7 milioni) per finanziare le loro fallimentari iniziative imprenditoriali come il negozio di crepes “Rockin’ Crepes” e per comprare la casa in cui tutti abitano, una villetta con un piccolo giardino e due palme davanti al cancello.
Per anni i genitori gli hanno detto di non preoccuparsi delle sue finanze; il giorno del suo diciottesimo compleanno, giusto un mese dopo l’incontro con Asia Argento del 9 maggio 2013, Jimmy è riuscito a farsi dire quanti soldi c’erano sul Coogan trust dove andavano i suoi proventi: soltanto 330.000 dollari. Nella denuncia alla Corte della California, Bennett sostiene di non essere più in grado di sostenere le spese per lui essenziali: l’autista per andare ai provini (Bennett ha un difetto di vista e non può guidare), “pagare allenatore e coach teatrale”. Alla denuncia allega anche la lista dei suoi beni, tra cui si nota un “poster autografato (del film) Goodfellas, valore stimato 800 dollari”, sei chitarre per 8.500 dollari e poco altro. Bennett riesce a ottenere un ordine restrittivo per i genitori che vengono condannati a pagargli l’affitto e a non toccare i 210.000 dollari rimasti sul Coogan trust.
La bancarotta – Nel 2017 le condizioni della famiglia Bennett degenerano. Il 6 luglio il Tribunale federale della California condanna l’azienda di famiglia, la Rockin’ Crepes, a pagare 126.242 dollari per una truffa all’assicurazione Amco che aveva denunciato irregolarità nelle perdite dichiarate e sui danni subiti dai coniugi Bennett, i quali non rispondono neppure alle accuse e perdono. Il 17 luglio Pestarino fa richiesta di bancarotta individuale, cosa possibile negli Usa, ma poi non compila i moduli e la procedura si interrompe. Era la terza richiesta di bancarotta individuale per Pestarino dal 2012. Il 12 ottobre 2017, secondo il report, la famiglia Bennett perde anche l’ultimo bene: la casa di Huntington Beach va all’asta perché Pestarino non paga più il mutuo.
Proprio nel mese di ottobre Jimmy decide di scrivere ad Asia Argento per chiederle 3,5 milioni di dollari come risarcimento per le molestie che dichiara di aver subito nel loro incontro in hotel del 9 maggio 2013.