Finalmente l’incontro è fissato. Questa sera Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si vedranno, ad Arcore, per cena. Magari all’inizio butteranno un occhio alla partita del Milan, che gioca a Cagliari alle 20.30, ma poi si metteranno a tavolino per sciogliere una volta per tutte il nodo della presidenza della Rai. Il via libera dell’ex Cavaliere a Marcello Foa provocherà, a cascata, anche l’intesa per le elezioni regionali e non solo. Nel “pacchetto Foa”, infatti, il leader forzista vorrebbe inserire più roba possibile: l’intesa sulle Regionali, appunto, con due candidati azzurri in Piemonte e Abruzzo e due leghisti in Sardegna e Basilicata; la vicepresidenza del Csm per un esponente vicino a FI; il prossimo presidente dell’Antitrust. Ma soprattutto vorrà essere rassicurato dall’(ex?) alleato sulle misure che il governo avrebbe intenzione di prendere sugli introiti pubblicitari.
L’intervista al Fatto del sottosegretario alla presidenza Vito Crimi su un possibile riequilibrio del sistema pubblicitario tra tv e carta stampata e su un tetto agli spot (che rischia di far perdere a Mediaset il 20% degli introiti) ha fatto scattare l’allarme rosso a Cologno, anche se da esponenti leghisti sono già arrivate rassicurazioni: state tranquilli, non è nel contratto di governo, non si farà nulla. Berlusconi, però, non si fida e vorrebbe sentirlo dire dal ministro dell’Interno. Il cui staff, però, tiene a precisare che “non si tratta di un vertice di centrodestra”, derubricando la visita ad Arcore a “incontro privato”.
Delle due, l’una: o Salvini non considera più Berlusconi un alleato politico oppure è un modo per mascherare con un po’ di maquillage verbale ai 5Stelle il fatto che sia andato ad Arcore a parlare con B. di partite (e nomine) importanti. In ogni modo si fa sapere che il leghista, tra le altre cose, aggiornerà l’ex Cav. sull’azione di governo, sulle prossime iniziative del Viminale su immigrazione e sicurezza e sui punti principali della manovra di Bilancio.