Mauro Rostagno lo conobbi così, trent’anni fa. Barba, il panama in testa, il mezzo toscano spento, una faccia larga e allegra su cui s’aprivano sorrisi che sembravano incisi con il bulino. Il suo ragionamento era inappuntabile: io c’ero nato in Sicilia, me l’ero trovata addosso come un destino; lui l’aveva scelta. Per cui era più […]
Mauro Rostagno. Tra Sicilia e dignità
La parabola - Passammo una giornata insieme, poco prima che venisse ammazzato: “Siamo come alberi: quando tira il vento puoi potarti e startene tranquillo, oppure te ne fotti, e vivi …” - La morte trent’anni fa