Un tempo giornale-partito che dettava la linea alla sinistra e poi al centrosinistra. Oggi giornale-propaganda come tanti altri. La differenza è visibile a occhio nudo. Come i tanti spazi vuoti l’altra mattina, di domenica, al teatro Brancaccio di Roma, dove ci si batteva per la libertà di stampa nell’anno I di questo cupissimo regime gialloverde, […]
La Resistenza è rinviata a data da destinarsi
Doppio flop di Repubblica - Senza risposte l’appello di Zagrebelsky e posti vuoti al Brancaccio