È una sentenza che pesa su Eni come un macigno, quella della giudice milanese Giusy Barbara che motiva le condanne per corruzione internazionale inflitte il 20 settembre a due mediatori della compravendita dell’enorme giacimento petrolifero Opl 245 in Nigeria. È il risultato finale di un processo con rito abbreviato che riguarda soltanto due persone, l’italiano […]
IL Processo
![I vertici dell’azienda - L’ex ad Eni, Paolo Scaroni, con l’attuale ad, Claudio Descalzi e il ministro dell’Agricoltura del Congo, Rigabert Maboundou, nel 2008](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2018/12/18/ED-img15373942-675x275.jpg)
Corruzione in Nigeria, la prima sentenza: “L’Eni sapeva tutto”
Le motivazioni a Milano
18 Dicembre 2018