Quattro ore e passa di recita per stravolgere l’“Orestea” di Eschilo e demolire duemila e passa anni di paradigma (tragico) occidentale: forse bastava un tweet, tanto l’operazione è uscita comunque incompleta, farraginosa, cerebrale e spocchiosa. Firmata dall’incensato ensemble degli Anagoor – che quest’anno ha ricevuto anche il Leone d’Argento –, la trilogia (“Agamennone”, “Schiavi”, “Conversio”) […]
Teatro
Freud da incubo, meglio Goldoni
Soporifero lo spettacolo monstre del Piccolo, surclassato da “Arlecchino” e dall’eros di Starnone
29 Dicembre 2018