Il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, noto come “capitano Ultimo” dai tempi in cui catturò Totò Riina nel 1993, reagisce alle frasi di Matteo Renzi nel libro Un’altra strada, anticipate ieri dal Fatto. Renzi suggerisce che sia successo qualcosa di strano nel passaggio di Ultimo e di 23 suoi carabinieri ai servizi segreti (Aise) nel 2015 e poi nella loro brusca cacciata nel 2017. Ultimo risultava il destinatario di informazioni trasmesse via email da un suo ex collaboratore, il capitano Scafarto che indagava sulla Consip e su vari personaggi del mondo renziano, incluso Tiziano Renzi. Ultimo oggi risponde: “Leggo che Matteo Renzi nel libro paventa ancora fantomatici complotti e azioni eversive contro di lui da parte del Capitano Ultimo e di pochi carabinieri che lavoravano all’Aise. Di Renzi non me ne sono occupato prima e non me ne occupo ora. Non ho mai attribuito ad altri le cause dei miei fallimenti personali e professionali. Ho dato mandato al mio avvocato Francesco Romito di agire nelle sedi competenti contro le persone che mi attribuiscono cose che non ho mai detto e azioni che non ho mai compiuto”.
Il capitano Ultimo querela l’ex premier Matteo Renzi per le frasi nel libro