Che sarebbe andata così era chiaro nel tipo di processo innescato dalla pre-intesa firmata un anno fa dal governo Gentiloni sulla base delle (pessime) modifiche costituzionali del Titolo V approvate nel 2001, ora però è ufficiale. Nella più importante riforma degli ultimi decenni, la cosiddetta autonomia differenziata, il Parlamento farà da passacarte, cioè si limiterà […]
![Protagonisti - Bonaccini (Emilia Romagna), Fontana (Lombardia), la ministra Stefani e Zaia (Veneto)](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2019/02/15/ED-img15892323-675x275.jpg)
Il Parlamento fa il passacarte nella trattativa Stato-Regioni
Si parte - Nei testi portati dalla ministra Stefani in Cdm è previsto l’iter delle intese con le confessioni religiose: le Camere potranno dire sì o no, ma non fare modifiche