Per i carabinieri potrebbe essere stato Tiziano Renzi a mettere in contatto Carlo Russo con l’ex tesoriere del Pd quando l’amico del babbo del premier andò a parlare a metà settembre 2016 con l’allora tesoriere Pd dell’acquisto de L’unità da parte di Alfredo Romeo. Russo incontrò davvero Bonifazi ma poi Tiziano – sempre secondo l’ipotesi dei Carabinieri – non ne volle più sapere, almeno per telefono. Perché? Per i carabinieri “presumibilmente” già il 26 settembre 2016 probabilmente era stato avvisato da un uccellino che era meglio tagliare i ponti con Russo e i suoi progetti. Questa è una delle novità emerse dalle nuove carte dell’inchiesta Consip, che però “non mutano – come scrive il pm Mario Palazzi – le conclusioni della Procura di Roma”, cioè la richiesta di archiviazione per Tiziano. Ora bisogna vedere se il Gip è d’accordo.
Erano noti i colloqui intercettati nel settembre-ottobre 2016 tra Romeo e Russo. I due discutevano del salvataggio de L’Unità come possibile contropartita dell’intervento in favore di Romeo da parte di Russo sui renziani. La novità è il ruolo di Tiziano.
Il 9 settembre del 2016 (venerdì) Tiziano scrive a Russo su Telegram: “Lunedi anticipa telefonata con messaggio wzapp e poi chiamalo per app (appuntamento, Ndr) stesso giorno”. Quindi Russo, su indicazione Telegram (non intercettabile) di Tiziano, contatta un soggetto che, secondo i carabinieri, potrebbe essere Bonifazi. Il 12 settembre 2016 Russo esegue e dice a Tiziano: “Fissato venerdì alle 17”.
Prima dell’incontro con Bonifazi, fissato probabilmente per il 16 settembre, Russo incontra Romeo il 14 settembre nell’ufficio romano dell’imprenditore. Dopo avere trattato il pagamento di 30 mila euro al mese per Tiziano Renzi (ignaro, secondo i pm, di questo accordo) Russo introduce il discorso de L’Unità. Romeo gli chiede il costo dell’operazione e Russo: “Un paio di milioni”. Il 16 settembre 2016 Russo incontra, stando all’ipotesi dei carabinieri, Bonifazi e gli parla del possibile acquisto del quotidiano da parte di Romeo. Bonifazi nel 2017 aveva spiegato: “Ho incontrato Russo per 10 minuti presso il mio studio. Mi ha riportato un potenziale interesse da parte dell’imprenditore Romeo a entrare come socio de L’Unità. L’incontro fu cordiale, ma spiegai l’impossibilità di dare seguito a tale interessamento perché – per policy della mia tesoreria – vi è una preclusione ad avere rapporti di natura economica con soggetti sottoposti a pendenze giudiziarie”. Nella mattina del 19 settembre Russo incontra Tiziano, secondo i carabinieri. Russo prepara anche una scheda biografica in cui tesse le lodi di Alfredo Romeo e il 20 settembre consegna l’appunto alla segreteria di Bonifazi al Nazareno. Ci disse l’ex tesoriere allora: “Non l’ho neppure letto (…) Non ho mai più avuto contatti di nessun tipo con Russo”.
Il Fatto lo ha richiamato ieri, alla luce delle chat inedite, per chiedergli se davvero Tiziano Renzi lo mise in contatto con Russo. L’ex tesoriere del Pd ha spiegato: “Mi pare di no, ma sinceramente non ricordo”.
Dopo l’incontro con Bonifazi, Russo ne parla con Renzi: “Sai o puoi sentire se ci sono novità”, gli scrive. Tiziano sembra cadere dalle nuvole: “Non so di cosa”. Allora Russo gli scrive: “Quella nota che ho lasciato a Francesco”. Tiziano replica stizzito: “Io non ho rapporti con lui e non so di cosa parli. Meglio se fai da solo scusa”. Passano 25 lunghi minuti. Russo poi scrive: “Scusa tu. Mi stavo mangiando il cervello. Poi mi sono accorto di avere scritto alla persona sbagliata. Scusa ancora”.
Un errore di persona che non convince i carabinieri: “Tali ultime conversazioni – scrivono – inducono a ritenere che Tiziano Renzi, in quel momento, sia intenzionato a prendere le distanze da Russo e dalle manovre da questo avviate, essendo stato presumibilmente avvisato dell’inopportunità di tenere rapporti con Russo”. I Carabinieri annotano che nonostante questo Russo continua a incontrare Romeo nel suo ufficio fino al 27 ottobre. Però va detto che il giorno dopo, 27 settembre, Russo dice a Romeo che il babbo frena: “Tiziano mi dice di chiederle… dice che lui è a disposizione… però dice aspettiamo a dopo il referendum”. Poi aggiunge: “Non vive nel terrore, di più.. e quindi, ma addirittura gli incontri di lavoro…. Tiziano che si fa (…) un posto poi un quarto d’ora prima sposta, cambia posto perché ora lo seguono”.