Non sono arrivate soltanto ad aziende italiane come Lavazza, Illy, Vergnano, Ferrero e Balocco le richieste di 300mila euro in bitcoin, pena l’avvelenamento dei prodotti con l’oleandrina. Altri marchi alimentari, come la Findus a Malmoe (Svezia) e produttori di dolci in Belgio, tra cui IJsboerke e Jules Destrooper, hanno ricevuto lettere uguali, tutte spedite da […]
Torino
![Obiettivi - L’azienda svedese - Ansa](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2019/04/23/ED-img16539788-675x275.jpg)
Si allarga il ricatto in bitcoin alle aziende alimentari: contatti tra la Procura ed Eurojust
Lettere minatorie in Nord Europa
23 Aprile 2019