Un uomo si siede nel posto sbagliato e comincia a parlare in una lingua nemica: il russo. Sorride pallido e sornione. Ha 53 anni, una faccia obliabile, occhiali rettangolari, una cravatta viola. Si chiama Serghei Gavril l’avvocato comunista che sogna Putin, Mosca e l’indipendenza delle due repubbliche al confine georgiano: Ossezia del Sud e Abcasia. […]
Georgia, sfida in Parlamento: il deputato parla cirillico
Centinaia i feriti per le proteste contro l’affronto che riporta sugli scranni la parola dei russi