Prendi l’abstract della conferenza di una studiosa (casualmente pupilla del prof locale in commissione) e lo fai diventare il “profilo” di un concorso da ricercatore. Prendi i punteggi per le pubblicazioni (magari nessuna internazionale), per l’attività didattica a contratto (magari tutta “in house”), o peggio per i “meriti organizzativi” (incarichi burocratici e commissioni), e li […]
L’analisi
Il familismo accademico e la legge
Università - Il malaffare catanese è anche figlio di un quadro normativo che va cambiato
30 Giugno 2019