Il sogno di vedere il grande nuoto a Roma rischia di finire prima di cominciare. Il Comune vuole gli Europei 2022, Raggi ha firmato la candidatura. C’è un piccolo dettaglio però che può diventare ostacolo insormontabile: nel 2022 a Roma ci sarà già la Ryder Cup di golf. E l’Italia si è impegnata formalmente a non ospitare altri eventi sportivi nello stesso periodo.
Della Ryder si ricordano tutti: manifestazione planetaria, polemiche infinite sui 60 milioni stanziati (anzi, nascosti) in manovra dal governo Pd. In pochi sanno, invece, che all’interno dell’accordo sottoscritto con la società organizzatrice c’è una clausola che impedisce al nostro Paese di ospitare altri tornei che potrebbero “avere un impatto sul successo pubblico e mediatico” della manifestazione, nei 6 mesi precedenti e successivi. E gli Europei di nuoto rientrano nella categoria: di solito si tengono in estate, la Ryder è a settembre.
È una clausola di non concorrenza. Il contratto prevede spiragli: l’Italia dovrebbe dimostrare che non c’è impatto sul golf. Ma gli inglesi sono gelosi del loro torneo, sarà difficile convincerli che un altro evento internazionale (di una disciplina per altro molto più popolare nel nostro Paese) non avrebbe conseguenze. Si rischiano penali, addirittura la revoca. Dettaglio dimenticato o sottovalutato, comunque non potrà essere trascurato da Palazzo Chigi, che già aveva accolto freddamente l’annuncio (anche per i costi: 16 milioni). La sindaca Raggi e il presidente della Federnuoto Barelli credono nella candidatura: la partenza, però, è già in salita.