Massimo Novelli È difficile pensare che in Italia, dove chi legge è una rarità, all’improvviso sia nata una passione popolare per un libro in cui due signori giapponesi parlano per oltre trecento pagine di Brahms e di Beethoven, di Bartók e di Mahler, passando per Leonard Bernstein e Glenn Gould. Eppure stanno andando bene le […]
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