Bari, stazione centrale. Gli agenti della polizia ferroviaria fermano un cinquantenne di Taranto, residente a Lecce, appena arrivato da Roma con un treno Frecciargento. Giustificazione dello spostamento: “Torno da mia madre che ha problemi di salute”. Uno sguardo ai documenti. È latitante da sei mesi. Pena da scontare 2 anni e 27 giorni. Il reato? Maltrattamenti in famiglia. E in famiglia voleva tornare. E’ finito dritto in carcere.
Quello che avete letto è il resoconto di uno dei 380 mila passeggeri controllati, dal 9 marzo a oggi, da ben 2.500 agenti della Polizia ferroviaria. Risultato: 3.400 sanzioni. Volendo restare sulle cifre, si contano ben 7 ricercati arrestati durante i controlli. Un altro dato che racconta la frontiera delle stazioni: 130 agenti colpiti dal virus, la maggior parte a Roma e Milano, tra i quali per fortuna solo pochi ricoverati e nessuna vittima. Ma lasciamo i numeri e passiamo in rassegna una serie di casi in cui la polizia ferroviaria s’è imbattuta in questi giorni. Ecco a voi il mattinale del lockdown ferroviario.
Milano, una donna si presenta in stazione per prendere il treno. Indossa la divisa della Protezione civile. Piccolo dettaglio: non ne fa parte da 5 anni.
Sempre Milano. Uomo fermato in stazione: “Perché è qui?”. “Devo chiedere l’elemosina”. Un altro che arriva da un’altra regione: “Sono venuto a trovare la mia fidanzata: è psicologicamente debilitata”.
Torino, una donna dichiara di essersi recata in stazione per fare shopping: “Dove abito io è tutto chiuso”. Padre, madre e figlio bloccati in stazione mentre tentano di partire per Napoli: prima raccontano di dover partire per assistere un altro figlio che s’è rotto una gamba, poi dicono che il padre è diabetico e ha bisogno di cure. Infine desistono.
Alessandria, in stazione c’è un uomo profumatissimo, elegante e con una rosa in mano. Argomentazione: è stato costretto a uscire dall’amante per incontrarla. Altrimenti l’avrebbe lasciato.
Genova, un uomo racconta di essere in stazione per acquistare nell’annesso negozio indumenti intimi, nella specie mutande, di ottima qualità. Un ragazzo racconta di essere arrivato per lavoro, poiché dipendente di un albergo della città. Vero. Cioè, è vero che trattasi di dipendente di un hotel. Ma a Padova. Poi confessa: s’è spostato per far visita alla fidanzata.
Bologna, un’intera famiglia – madre, padre e tre figli minorenni – torna dalla Puglia in direzione Lombardia. Sono stati già denunciati alle stazioni di Pescara, Taranto e Termoli.
Ancona, un uomo di 52 anni ha dichiarato di essersi recato nelle Marche per stabilirsi lì: cerca occupazione. A Foligno una signora viene fermata mentre scende dal treno: racconta di essere lì per fare la spesa. Dal controllo sull’indirizzo di residenza si scopre che c’è un supermarket aperto proprio sotto casa.
Roma stazione Ostiense: un ragazzo viene denunciato perché ha dichiarato di voler andare a trovare la sua fidanzata. Ne ha almeno due: in mattinata è già stato sanzionato dai carabinieri di Montelibretti per il medesimo motivo. Sempre a Roma, una donna deferita all’autorità giudiziaria: dice di essere in stazione per necessità fisiologiche.
Pescara, sanzionato un trans che a causa di “assenza di lavoro” vuole andare a Roma con il treno. L’Aquila, uomo sanzionato invece perché vuole portare il suo cane a Prato. Dalla zia.
Napoli, denunciato un cittadino italiano di 26 anni proveniente da un’altra provincia: approfittando dell’epidemia in corso, e senza temere il rischio del contagio, viaggia con 200 mascherine di protezione destinate alla vendita abusiva. Denunciato un ragazzo che dichiara: “”Devo andare al Monte dei Pegni per riscattare dei gioielli di famiglia”. Sostiene che i suoi nonni e i suoi bisnonni, tempo addietro, in un momento di difficoltà economica, erano stati costretti a impegnarli. Ma ora lui è diventato ricco e può finalmente ritornare in possesso dei suoi ricordi più cari.
Catania, un uomo a bordo di un convoglio giunto in stazione, vedendo che le porte non si aprono, tenta di scendere dal finestrino. Sul marciapiedi, ad attenderlo, c’è la sua compagna. Lo aspetta con numerosi bagagli. I due, originari del Siracusano, dichiarano ai poliziotti che devono andare a Palermo a casa della madre della donna. Va segnalato che l’uomo, una settimana prima, era stato denunciato a Siracusa. Per lo stesso motivo.
Palermo, un uomo è stato denunciato perché giunto in stazione per andare a trovare la sua fidanzata. Ragione dello spostamento: “Esigenze sessuali”.