Domenico Arcuri porge il gomito e si presenta: “Sono Arcuri, bieco statalista”. “Direi, bieco sovietico”. “Se lei dice sovietico è riduttivo”. Domenica mattina, nella sede della Protezione Civile a Roma, lungo la Flaminia. Al primo piano, c’è un divano in anticamera. Nella sala riunioni solo poltroncine girevoli. Lo spazio per i liberisti da divano muniti […]
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“Il virus può tornare: siamo partiti in guerra senz’armi”