Patate e piselli. Pardon, mutande e piselli. Cosa ci fa la scritta “Piatto del giorno” su un paio di slip (con la modella intorno) accanto a piatti e piattini stracolmi di legumi verdi? È una delle immagini della campagna pubblicitaria di “Shh Milano”, che confeziona lingerie da donna in puro cotone “secondo il modello delle nostre nonne” (leggiamo da un’intervista a Forbes). “Umorismo”, rispondono le due fondatrici Sara Bazzoli ed Elena Bellusci. E così a pochi centimetri dalla vagina leggiamo anche “pop corn”, “baby, it’s cold outside” (“fuori fa freddo”), “hot pizza”, “relazione pericolosa”, “buon appetito” e “tiramisù”. Saremo considerati bacchettoni, ma ci viene poco da ridere. Associare la fisicità femminile al cibo (“i due piaceri della vita”, scrive l’azienda su Facebook) banalizza anni di battaglie contro la mercificazione del corpo, ridotto – tanto per cambiare – a oggetto di consumo sessuale. Se la vagina è come la pizza o, peggio, può “tirare su”, allora la si può comprare, allora la si può vendere. L’avesse pensata un uomo questa campagna, l’avremmo accusato di sessismo. Siccome l’hanno ideata due donne, constatiamo amaramente di aver inglobato a tal punto il pensiero maschile da non capire la differenza tra umorismo e rappresentazione di sé.