Il 19 luglio 2017, nel 25esimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i membri della sua scorta, il Csm organizza una seduta straordinaria del Plenum per ricordare la figura del magistrato palermitano. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, partecipano anche Lucia Borsellino, figlia del giudice ucciso da Cosa Nostra, Franco Roberti Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, e l’attore romano Luca Zingaretti, che aveva interpretato il giudice nel film Paolo Borsellino – I 57 giorni. Zingaretti è peraltro il fratello di Nicola, segretario nazionale del Pd e presidente della Regione Lazio, dove dal 2015 al 2017 – come rivelato da Vincenzo Bisbiglia sul Fatto Quotidiano nel maggio 2019 – ha lavorato Giovanna Remigi, moglie di Palamara.
È lo stesso Luca Palamara che invita l’attore. “Ciao Luca avevo provato a chiamarti per una iniziativa su Borsellino il prossimo 19 luglio, ci sentiamo quando puoi buona giornata. Luca Palamara”.
Zingaretti aderisce con piacere, e in seguito si scambia qualche sms con Palamara, che gli invia il testo che avrebbe dovuto leggere nel corso della commemorazione. “Lo stanno sistemando dal punto di vista grafico e lo manderanno via mail alla tua attenzione”, spiega il magistrato.
Si tratta della raccolta della documentazione su Borsellino, custodita per 25 anni nel caveau di Palazzo dei Marescialli, e messa a disposizione online dal Csm e nel volume L’antimafia di Paolo Borsellino.
Dopo gli interventi di rito di Mattarella, seguito da Giovanni Legnini (Vice Presidente del CSM) ed Ercole Aprile (Presidente della VI Commissione del Consiglio), prendono la parola alcuni consiglieri. Tra loro c’è anche Aldo Morgigni, che però legge il testo sbagliato.
“Questo sta leggendo gli stessi brani che leggo io!!!!!”, scrive stupito Zingaretti a Palamara.
“È un matto – risponde il consigliere – Per fortuna lui non lo sente nessuno. Non cambia nulla”.
“Io faccio finta di niente tanto ha letto di merda!”, replica Zingaretti inserendo nel messaggio alcune faccine.
“Esattamente – dice Palamara – Purtroppo è un personaggio incredibile con il quale dobbiamo convivere. Tutti sentiranno te”.
chat di Palamara Zingaretti
Al teatro dell’assurdo, prendono parte anche gli altri consiglieri presenti al Plenum, che nella loro chat privata commentano quello che sta succedendo. “Morgigni è incredibile”, scrive Francesco Cananzi. “Ragazzi Aldo è matto – risponde Palamara -, ha letto il testo di Luca Zingaretti, una figura di merda”. “Pazzesco Aldo. Il testo cosa è?”, domanda Cananzi. “Deposizione Borsellino in commissione”, spiega Palamara. “Ma chi ha avuto l’idea?”, chiede Cananzi. “Infatti! – si stupisce Maria Rosaria San Giorgio – Davvero pazzesco”.
Quando sta per arrivare il turno di Zingaretti, l’attore scrive in privato a Palamara: “Mi chiedono di tagliare. Faccio io?”. “Si ma non molto – gli risponde il magistrato – Taglia poco. Ovviamente se vuoi dire tu qualcosa prima, dilla pure”. Il discorso di Zingaretti viene applaudito da tutta l’aula. E nessuno sembra accorgersi di quello che è successo in precedenza. Al termine Palamara scrive all’attore: “Grazie ancora di tutto”. “Grazie a te!”, risponde Zingaretti.
Riceviamo e pubblichiamo
Vi scrivo in relazione all’articolo pubblicato in data odierna nel quale si riportano stralci di conversazioni via “chat” tra vari ex componenti del Csm e un noto attore.
In queste “chat” vengo menzionato e indicato con vari epiteti perché, durante la commemorazione dei 25 anni dall’omicidio di Paolo Borsellino e della sua scorta, avrei letto un brano di alcune dichiarazioni rese dal collega barbaramente ucciso dalla mafia, “anticipando” l’intervento dell’attore.
Mi permetto di segnalare che, evidentemente, il titolo e parte del contenuto dell’articolo si fondano su un errore. In particolare si dà per presupposto che il testo dell’intervento, che sarebbe stato letto dal detto attore, mi fosse stato comunicato. Sarei stato, quindi, un “pasticcione” perché avrei sottratto l’intervento dell’attore, anticipandolo.
Vi pregherei, se possibile, di precisare che non sono incorso in un errore, perché ho scelto autonomamente il testo da leggere visto che nessuno mi aveva comunicato alcunché dell’intervento del famoso attore. L’individuazione del testo letto dall’attore – se non ho compreso male – l’aveva curata (come sembra che scriva lui stesso) Luca Palamara, dal quale non avevo ricevuto alcuna informazione preventiva.
Vi ringrazio.
Aldo Morgigni