Perdonami, Mariolino. Altri scriveranno di te con le parole competenti che la scienza del calcio pretende. Se oso dedicarti il commiato del tifoso, esprimere il senso di perdita che provo nel ritrovarmi bambino di fronte a quella televisione in bianco e nero, in cui ti distinguevamo per via della calvizie precoce e delle calze perennemente […]
Mario Corso era geniale e indolente. Così m’innamorai dell’Internazionale
Grande Inter - Era il numero 11, l’ultimo della filastrocca della formazione dello squadrone di Herrera