“Si sono trovati a operare nella medesima compagnia di una piccola città come Piacenza, un militare incline a sfruttare il proprio ruolo per accrescere i profitti delle attività illecite svolte nel contempo e un Comandante che non solo non operava alcuna attività di vigilanza per rendersi conto di tali scenari ma anzi finiva per assecondarli”. […]
“Il comandante assecondava il militare amico dei pusher”
Carabinieri. Nelle carte dell’inchiesta il ruolo dell’ufficiale che “non vigilava”. Il maggiore che segnalò il caso non si fidava dei colleghi -