Coronavirus
Non ha aspettato l’autunno per tornare. Il coronavirus ricomincia a fare paura in Germania nel bel mezzo delle vacanze estive dei tedeschi. Oltre 902 nuovi casi di contagio in 24 ore sono stati registrati giovedì 30 dal Robert Koch Institut, il picco più alto da metà maggio. Martedì 28 il presidente dell’Istituto federale per le malattie infettive aveva espresso “molta preoccupazione” per i recenti sviluppi e aveva invitato a non abbassare la guardia. Nel frattempo il ministro della Salute cerca di proteggere i concittadini dal “nemico che viene da fuori”, importato da chi rientra dalle vacanze. Per questo ha predisposto tamponi gratuiti e per il momento volontari negli aeroporti per chi torna da zone a rischio Covid. E mentre si lavora sulla cintura esterna, all’interno continuano a scoprirsi nuovi focolai, come quello dell’azienda agricola della Baviera: 500 lavoratori stagionali sono finiti in quarantena durante la raccolta dei cetrioli. In parallelo però prosegue l’allentamento delle misure. Per esempio a Berlino torna ad aprire il locale di culto della tecno europea, il Berghain, chiuso da marzo, e che ora spalanca le porte in versione open-air, ingressi limitati, obbligo di mascherina e rispetto delle distanze.
Usa e Germania ai ferri corti
La tempistica non poteva essere più incalzante: martedì gli Usa nominano un nuovo ambasciatore a Berlino, l’ex eroe della guerra in Iraq Douglas Macgregor, e il giorno dopo gli affibbiano il compito di gestire il ritiro di 12000 soldati Usa dalla Germania, un terzo del totale dei 36000 presenti, circa 3000 in più del previsto. “La ritorsione di Trump” commenta Faz venerdì 30. La colpa di “Angela”, come non troppo affettuosamente la chiama “Donald”, è non aver raggiunto ancora il 2% sul Pil per i contributi alla Difesa della Nato. Ma il sasso lanciato nella sonnacchiosa pausa estiva tedesca suscita reazioni quasi unanimi nel governo: il candidato alla presidenza della Cdu, Friederich Merz, la definisce “una sveglia per l’Europa” e il sottosegretario agli Esteri dell’Spd, Michael Roth, la vede come “un’opportunità per rafforzare la sovranità europea”. Chi non ci crede tanto è la volpe della politica tedesca, il bavarese della Csu Markus Soeder, che invita ad aspettare e per vedere cosa succederà davvero. Mentre per il ministro degli Interni e collega di partito Horst Seehofer è “un comportamento non bello che danneggia i rapporti tedesco-americani”. Più pragmatica è la prospettiva della ministra della Difesa ed ex delfina di Merkel, Annegret Kramp-Karrenbauer, che vede nel semestre di presidenza Ue della Germania un’occasione concreta per rimettere in gioco la palla della difesa europea.
“Luci rosse accese”
Era scritto così sul cartellone alla dimostrazione di ieri a Colonia delle “lavoratrici del sesso” (Sexarbeiterin) contro il divieto della prostituzione ancora in atto da marzo per via del Covid-19. “Il lavoro sessuale è un lavoro. Rispetto!” si leggeva sul cartello di una delle circa 200 dimostranti riunite giovedì 30 davanti al Duomo della città del Nordreno-Vestfalia. Certo che il lavoro può continuare anche in nero – racconta Lou Violenzia, 23 anni, di Bochum – ma il divieto del governo le spinge verso il ritorno alla clandestinità e verso la strada. Un passo indietro di qualche secolo.
Maddie
Estate vuol dire cronaca, anche in Germania. Ed ecco che è tornata sulle pagine dei giornali la vicenda della bambina inglese scomparsa a tre anni in Algarve mentre era in vacanza con i genitori 13 anni fa, Maddie McCann. Questa settimana le indagini pare abbiano fatto un balzo avanti, con la perquisizione di un giardinetto in uso al principale sospettato di omicidio, il 43 enne tedesco già indagato per pedofilia Christian Brueckner, e il ritrovamento di una cantina sotterranea. Per due giorni unità cinofile, scientifica, anticrimine federale e polizia locale si sono affaccendati sul lembo di terra alla periferia di Hannover. I risultati non sono noti ma l’attenzione è tornata più alta che mai.