“Questa è una città senza più porte, finestre, muri”. Risponde da uno degli ospedali saturi della città Assaadd Thebian, 32 anni e molti più punti di sutura a braccia e torace dopo le fiamme che hanno sfigurato Beirut. “All’inizio ho sentito quella che sembrava una prima esplosione e l’ho detto ai miei colleghi su Zoom. […]
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Beirut ground zero: in cenere anche il pane