“Per quello ho dato la vita”.
Quindi è morto e poi risorto? Ma chi glieli scrive ‘sti testi patetici e retorici? Siamo davvero a livelli imbarazzanti. Poveretto.
Complimenti a Lamborghini
Facciamo tutti un bell’applauso a Elettra Lamborghini. Non solo per la bellezza della sua “musica”, che ricorda da vicino Janis Joplin, e per la meraviglia della sua eleganza, che la rende un po’ la nuova Audrey Hepburn.
No: ringraziamola anche e soprattutto per il suo grande rispetto delle regole anti-Covid. Già a inizio marzo, poche ore prima dell’entrata in vigore del primo decreto draconiano di chiusura, fu protagonista di un assembramento (giuridicamente lecito ma moralmente folle) a Montesilvano. Ne parlo anche nel mio libro.
Ora ha fatto di peggio: un maxi-assembramento in una discoteca di Alba Adriatica. La sindaca della cittadina in provincia di Teramo è stata giustamente durissima: “L’inosservanza di un provvedimento della Pubblica Amministrazione è fatto grave e di tale comportamento i destinatari si assumeranno le responsabilità”.
Nello specifico, la discoteca “Il Gattopardo” – dove si è “esibita” la Lamborghini – è rimasta aperta nonostante la vigenza di un’Ordinanza del sindaco Antonietta Casciotti, che ora attende l’intervento del prefetto. I proprietari della discoteca, che meritano un encomio per l’enorme intelligenza nonché per l’ottimo gusto musicale, si preparano al ricorso al Tar perché dicono che non hanno ricevuto l’ordinanza in tempo. Evidentemente vivono su Marte, o sul pianeta dei gilet gialli.
Una cosa certa: un’umanità che rischia la vita per una Lamborghini artisticamente di terza o quarta mano, è alla canna del gas. E non ha speranza alcuna. Meteorite, estinguici tu.
La faccia come il bolsonaro
Ma questa che sbraita e urla a ogni piè sospinto, è la stessa che ad aprile voleva dare indiscriminatamente a tutti “1000 euro con un clic”?
Hanno davvero la faccia come il bolsonaro.
Il fenomeno Bocci
Lo volete un altro fenomeno? Eccolo: Ubaldo Bocci. Lo so, non lo conoscete. Normale: forse non si conosce neanche da solo. È il manager scelto da Salvini, che un anno fa venne sconfitto a Firenze dal sindaco Nardella al primo turno.
Si scopre ora che tale giuggiolone ha chiesto il bonus da 600 euro durante la pandemia. Un anno fa, tale statista caro al Cazzaro Verde ha dichiarato un reddito di 270 mila euro. Quindi, di quei soldi, aveva proprio bisogno.
Scoperto con le mani nella marmellata, tal Bocci si è giustificato in maniera leggendaria: “Ho chiesto quei soldi per fare beneficenza”.
Hanno davvero la faccia come il bolsonaro. Che schifo.
Se la colpa è del Governo
Il livello tremendo del dibattito politico attuale è confermato da quanto sta accadendo attorno ai 5 deputati fenomeni che hanno chiesto il bonus da 600 euro.
Per molti tromboni (mentali) para-riformisti e pseudo-garantisti, ora destrorsi e ora quasi-di-sinistra, la colpa non sarebbe dei deputati ma del Governo che (in piena emergenza) ha sacrosantamente erogato quei soldi.
Siamo davvero alla follia, alla canna del gas e alla disonestà intellettuale più vile e abietta.
Non è folclore
Vedo che molti stanno ridendo di fronte a questo post di Taormina, come se certi pareri facessero ormai folclore. No: queste parole fanno schifo. E per quanto mi riguarda, vanno anche penalmente perseguite. Sono intollerabili.
Non male anche la risposta in basso: testimonia appieno il sottosviluppo mentale che esplode in rete. Un branco di DEFICIENTI che rutta ignoranza come se piovesse. E che purtroppo poi vota. Io, a questi complottisti irricevibili, farei fare un bel giro turistico nei cimiteri di Codogno. Di Alzano Lombardo. Di Bergamo. O in tutti quei luoghi dove il Covid-19 ha mietuto vittime. Gli farei vedere la realtà.
Mamma mia, che vomito che esiste al mondo.
Una statista… sospesa
Sapete chi è questa qua? Elena Murelli. Deputata Lega. Ve ne ho già parlato: è quella che, alla Camera, ebbe il coraggio di dire che il governo “pur di mantenere le poltrone importava il coronavirus”. Frase di una gravità vomitevole.
Poco prima, quello stesso giorno, questa statista cara al Cazzaro Verde aveva esordito così alla Camera: “Ancora piangiamo i nostri morti, ci siamo chiusi in casa tre mesi e abbiamo accettato l’elemosina dei 600 euro“.
Ecco: tale emerita statista, che nel 2019 ha dichiarato 106.309 euro, è uno dei deputati leghisti che ha chiesto (pur percependo lo stipendione da parlamentare) “l’elemosina dei 600 euro”.
Hanno davvero la faccia come il bolsonaro. Che schifo.
P.S. Una così, per ora, la Lega si è limitata a “sospenderla”. Ma magari tra un po’ la reintegrano. E poi ricandidano.
Due sì convinti
Spero che oggi e domani vincano i “sì”. Oggi gli iscritti al Movimento 5 stelle votano su Rousseau per due quesiti: il primo relativo alla modifica del cosiddetto “mandato zero” per i consiglieri comunali, il secondo inerente le eventuali alleanze a livello comunale con i partiti tradizionali. Il voto è dalle 12 di oggi alle ore 12 di venerdì 14 agosto.
Non sono, né sarò mai, iscritto ad alcun partito o movimento politico. E non mi candiderò mai, anche se (destra e renziani a parte) me l’hanno chiesto/me lo chiedono tutti. Non sono un politico e mi diverto (moralmente, fisicamente, intellettualmente, economicamente) molto più così. Piuttosto mi do fuoco con la Diavolina. Oppure, e sarebbe molto peggio, divento fan di Achille Lauro. O faccio la corte alla Maglie.
La mia, quindi, è solo la speranza di un cittadino dichiaratamente orientato a sinistra (e me ne vanto) e ovviamente schifato da questo troiaio chiamato “destra sovranista”.
Ecco: la mia speranza è che vincano i “sì”. Il limite dei due mandati mi è sempre parsa una stronzata anche a livello nazionale (sostituire un Morra o un Patuanelli dopo dieci anni con un Johnny Fava esordiente è folle), ma lo è ancora di più nelle realtà comunali. E oggi si vota solo per le realtà comunali. Impedire a un sindaco di correre per il secondo mandato perché ha finito i due bonus, tipo Raggi, è idiozia pura. Lo dicevo cinque anni fa e lo dirò sempre.
Quanto al “sì” sulle alleanze locali (con Pd, Mdp, società civile, sardine…), è per me una scelta irrinunciabile. È la strada naturale: basta pensare al Conte II. Non parlo di alleanze obbligatorie (con De Luca MAI): dico però di provarci. Dialogando fattivamente col centrosinistra (Renzi escluso).
Poche pippe: votare “no” oggi e domani significa uccidere il governo in nome di un talebanismo onanistico e citrullo. Più esattamente: votare “no” significa uccidere il governo e regalare il paese a Salvini e Meloni. Follia pura.
Buon voto a chi voterà. E speriamo bene: è un’elezione moooolto più importante di quanto sembri.
Un fenomeno sconosciuto
Ecco un altro fenomeno. Targato 5 Stelle. Sconosciuto a tutti, immagino anche a se stesso. Tal Marco Rizzone. Ora è diventato famoso. Per il motivo politicamente più abietto: avere chiesto il bonus da 600 euro in tempo di lockdown, nonostante il maxi-stipendio (per quanto tagliato, essendo 5 Stelle) da parlamentare. Si attende bramosi la sua giustificazione. Spero per lui convincente.
Figure simili vanno cacciate dalla politica, come merita chiunque non ha commesso reato, sì, ma si è rivelato moralmente irricevibile.