È polemica a Falconara Marittima dopo l’anticipazione sulla nostra newsletter “Giustizia di Fatto” delle intercettazioni tra l’ex sindaco, non indagato, Goffredo Brandoni, presidente del Consiglio comunale e candidato consigliere regionale di FdI, e l’ad della raffineria Api, Giancarlo Cogliati, per il quale la Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio insieme al responsabile sicurezza Giovanni Bartolini e alla società, per inquinamento ambientale, getto pericoloso di cose e violazione delle prescrizioni Aia e della direttiva Seveso. L’appellativo da parte del candidato Brandoni di “teste di c.”, riservato a quelli che il 5 gennaio 2018 avevano segnalato le persistenti esalazioni, non è stato gradito. “Ovvia conseguenza – si legge su Facebook – sarebbe il ritiro dalla corsa elettorale”. E ancora: “Forse meglio tacere e uscire dal mondo politico per sempre!”. Ma la leader di Fd’I, Giorgia Meloni, al momento lo esclude: “Non conosco la persona, ma a noi non risultava nulla. È curioso – dice – che queste informazioni escano solo a liste presentate e mai prima”.
Brandoni si difende: “Non ho mai appellato i cittadini di Falconara con quelle parole. Se linguaggio colorito c’è stato va indirizzato nei confronti dei miei oppositori politici”. Riferendosi al Fatto parla di “una giustizia a orologeria a ridosso delle elezioni”. Ricondurre tutto allo scontro politico è ciò che ha fatto anche durante la telefonata con l’ad di Api, intercettata dal Noe. Per gli inquirenti la società avrebbe risparmiato oltre 7 milioni di euro non attuando un sistema di recupero vapori. L’ipotesi per Brandoni, invece, è che “abbia preferito sottovalutare le problematiche odorigene, omettendo i relativi provvedimenti d’urgenza, per un qualche tornaconto di natura politico/personale”. L’8 gennaio 2018 l’ad di Api chiama Brandoni, che attende una nota dalla raffineria sulla torcia del giorno prima. Cogliati si sfoga per l’arrivo del Noe: “Come si fa a vivere in questo Paese?”. Brandoni dice: “Una cretina, che forse sarà la candidata dei 5s, ha scritto anche se non sentite odori cattivi segnalate, perché voglio vedere cosa fa il Comune”. L’ad si lamenta e lui risponde: “Lei pensi, se va su chi non deve andar su. Finisce l’Italia. Chiudiamo”. Poi arrivano i nomi di chi ha segnalato i miasmi: “Ci sono state tre segnalazioni, chi erano queste tre faccia di cazzo? Mi auguro che quello che le sto dicendo sia registrato da qualcuno – dice – Carracenti, che è una del M5s che vorrebbe fare la candidata sindaco. Roberto Cenci, che s’è presentato con Rifondazione in Regione. E una figura di secondo piano dei comitati”. La questione sembrerebbe di natura politica. Per Brandoni l’importante è ricevere la nota e ristabilire “la tranquillità”. Ma a Falconara è bufera. Lunedì è fissata dai partiti di opposizione una riunione per chiederne le dimissioni. Anche i comitati ambientalisti sono insorti: lamentano delusione e “la conferma di atteggiamenti già riscontrati in passato”.