Un’arringa che è risuonata nell’aula bunker di Milano come un raddoppio e un rinforzo delle accuse ai vertici di Eni e Shell (tra cui l’amministratore delegato della compagnia italiana Claudio Descalzi), sotto processo con l’accusa di aver pagato la megatangente di 1 miliardo e 92 milioni di dollari per ottenere la concessione del campo d’esplorazione […]
Nigeria, un affare solo per Eni, “Per questo pagò le tangenti”
Il processo - Il legale: maxi-mazzette per superare l’opposizione al contratto coloniale